Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma ha parlato dei suoi 2 più grandi acquisti
Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha ripercorso alcuni dei momenti più significativi della sua carriera in giallorosso. Tra i tanti aneddoti, spiccano quelli relativi agli acquisti di Mohamed Salah e Edin Dzeko, due giocatori che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del club.
Salah, un uomo di valori
“Su Salah vi voglio dire invece una cosa“, ha raccontato Sabatini. “A volte non ho preso un giocatore perché dopo averci cenato capivo che era un cretino. Con Salah è stato tutto l’opposto. Andai a Londra 3-4 volte, lo incontravo dopo le 19 per il Ramadan, quando poteva bere. E mi sono trovato davanti un uomo vero, pieno di valori, pronto al sacrificio“.
Dzeko, il “falso nove”
L’ex Ds ha poi parlato dell’acquisto di Dzeko, arrivato dal Manchester City: “È stata dura soprattutto per Martina, che è un suo amico di famiglia. Ci siamo visti a Trieste, in 7-8 ore di macchina l’ho intossicato con le sigarette. Fuma anche Silvano, ma un conto è una sigaretta e un altro morire in una nube tossica. Dzeko è il falso nove per eccellenza: un po’ dieci e un po’ nove“.
Due acquisti decisivi
Sia Salah che Dzeko si sono rivelati acquisti decisivi. L’egiziano, arrivato dal Chelsea, ha segnato 34 gol in 83 presenze con la maglia giallorossa, prima di trasferirsi al Liverpool. Il bosniaco, invece, ha realizzato 119 gol in 260 partite, diventando il terzo miglior marcatore della storia del club.