domenica, Giugno 15, 2025

Italia Moldova, vittoria azzurra: le ultime parole di Spalletti da Ct

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Italia Moldova, gli azzurri vincono 2-0, l’ormai ex Ct lascia con una vittoria

L’Italia di Luciano Spalletti ha conquistato una vittoria per 2-0 contro la Moldova , un risultato che, pur portando tre punti, non placa le difficoltà nel percorso azzurro verso i Mondiali 2026. Al termine della partita, il tecnico toscano non ha cercato scuse, prendendosi la responsabilità di non aver saputo dare la “scarica” ​​necessaria dopo la debacle contro la Norvegia. Le sue parole, dense di analisi e amarezza, hanno toccato temi cruciali come la fatica fisica, il suo imminente addio e il controverso caso Acerbi.

Italia Moldova – L’Analisi di Spalletti

Spalletti ha esaminato la prestazione contro la Moldova con lucidità, riconoscendo le difficoltà della sua squadra: “Chi fa l’allenatore della Nazionale non può avere alibi perché se vede che dei giocatori sono affaticati, deve cambiare. Ero convinto che loro potevano darmi quello che mi aspettavo, ma non è stato così“. Il tecnico ha attribuito parte delle difficoltà alla lunga stagione e al peso emotivo della sconfitta in Norvegia: “D’altra parte giocare a Oslo dopo un campionato così lungo ha sicuramente pesato così come il carico emotivo che quella partita ci ha offerto“.

Nonostante la vittoria, il passivo inflitto alla Moldova è stato considerato troppo ridotto per impensierire gli scandinavi in ​​ottica qualificazione diretta. Spalletti ha sottolineato come le difficoltà siano da ricercare anche nell’eccesso di impegni dei giocatori: “Abbiamo faticato parecchio in questo finale di stagione. Probabilmente se avessi cercato qualcun altro che stessi meglio fisicamente, avremmo probabilmente ottenuto una risposta differente, tuttavia se su venticinque, così tanti erano in difficoltà, forse è perché hanno subito la lunghezza del campionato“. La stanchezza fisica è stata un fattore determinante per le prestazioni azzurre.

L’Addio Ufficiale e l’Eredità per il Successore

A questo punto della conferenza, Spalletti ha ribadito il suo addio, lasciando un’eredità complessa per chi prenderà il suo posto: “È facile fare il CT della Nazionale. Puoi prendere e fare quello che ti pare. Ovviamente molto dipenderà da chi verrà scelto, però non lascio un grandissimo entusiasmo, anche se il pubblico si è sentito anche stasera e ha risposto positivamente nonostante la situazione“.

L’ormai ex CT ha anche spiegato come ha comunicato ai calciatori la notizia del suo esonero: “Li ho chiamati cinque minuti prima tanto poi l’andazzo l’avevano percepito e noi facendo così s’è voluto togliere questo andazzo. Anche oggi sarebbe stato un polverone continuo, così come domani…“. Una scelta dettata dalla volontà di evitare ulteriori speculazioni e tensioni.

Il Caso Acerbi: Scuse e Scelte Tattiche

Spalletti è tornato anche sul controverso caso di Francesco Acerbi, escluso dalla Nazionale. Le sue parole hanno chiarito la situazione: “Spero che a quelli che rifiutano la Nazionale ci sia qualcuno che gli dice che in Nazionale non tornano più. Io in quella risposta lì mi sarò comportato anche male, ma poi c’è stato anche un dialogo telefonico. Gli ho chiesto scusa (ad Acerbi, ndr) e lui mi ha detto: ‘Mister, se mi dice così è tutto ok…’ Quindi la situazione è questa“.

Il tecnico ha poi spiegato le motivazioni tecniche dietro la sua scelta iniziale, legandole alla volontà di dare spazio a giovani promettenti: “È vero che prima me ne ero privato, ma perché volevo dar forza a Calafiori, a Buongiorno, si stava preparando Leoni. Sono convinto che anche altri avrebbero fatto questa scelta. Ho detto ‘Quanti anni ha’ proprio facendo i conti in vista del prossimo Mondiale“.

Infine, ha riconosciuto il valore di Acerbi nel finale di stagione, ma ha ribadito le difficoltà fisiche generali della squadra: “Acerbi sul finale di stagione è stato il migliore di tutti e io devo per forza assorbire ciò che il campionato mi detta. Questa cosa qui un po’ mi ha spiazzato perché poi avevo portato anche qualcuno in più ma poi a livello fisico siamo logori, ciucciati… Così diventa difficile se non hai muscoli né gambe. Tonali va sempre, ha un nervo quasi da africano, ma ora è così. Quasi tutti. Avrò fatto delle scelte sbagliate e poi probabilmente siamo stati sfortunati che ci è toccata subito la Norvegia in trasferta Se fai ora due partite di quelle più abbordabili e dopo ci vai a giocare a settembre sarebbe stata una cosa diversa“. Un’amara conclusione per un’esperienza azzurra che si è rivelata più breve e complessa del previsto.

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