domenica, Luglio 13, 2025

Roma, Soulé racconta la sua prima stagione: dal possibile addio all’arrivo di Ranieri

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L’argentino ha raccontato la sua prima stagione in giallorosso tra difficoltà e rinascita

Matias Soulé, l’attaccante argentino che ha conquistato il pubblico con le sue giocate, ha concesso un’intervista al canale “Los Edul“, svelando dettagli inediti sulla sua esperienza in Italia, le sue ambizioni future e il suo forte legame con la Roma. Le sue parole delineano il profilo di un giovane calciatore determinato, grato e con sogni ben radicati.

L’Adattamento a Roma e il Ruolo di Ranieri

Soulé si è espresso con entusiasmo sulla sua vita in Italia, sottolineando una particolare affinità: “È davvero bellissima, il clima è simile all’Argentina e anche a livello calcistico le cose vanno bene.” Ha poi elogiato l’impatto di Claudio Ranieri, ex allenatore del Frosinone, club dove era in prestito, sulla sua stagione: “Nel corso della scorsa stagione, con l’arrivo di Ranieri, ci siamo ripresi e siamo diventati più calmi. All’inizio giocavo poco e ho pensato di andarmene, ma l’allenatore mi ha detto di restare e aspettare la mia opportunità. Ora infatti sono felice”.

La presenza dei connazionali Paulo Dybala e Leandro Paredes alla Roma è stata fondamentale per il suo adattamento: “Sono dei geni come persone, mi hanno aiutato molto nell’adattamento. Sapevo già da prima di venire a Roma che ci sarebbero stati anche loro e questo mi ha fatto stare più tranquillo”.

Le Radici a Mar del Plata e il Sogno Independiente

Il percorso di Soulé nel calcio ha radici profonde nella sua Mar del Plata: “Mio padre mi ha messo una palla tra i piedi da piccolo, a tre anni e mezzo volevo fare i provini. La mia famiglia ha sempre lavorato tanto e mia madre mi portava a scuola e agli allenamenti in autobus. Mio padre faceva il postino e rientrava tardi, ma appena poteva correva da me”.

Nonostante la sua giovane carriera sia decollata in Italia, il sogno di giocare nel calcio argentino e in particolare per l’Independiente rimane vivo: “Tutta la mia famiglia è dell’Independiente, ci sono cresciuto. È incredibile ricevere l’affetto di tifosi di una squadra per cui non ho mai giocato. Mi piacerebbe, un giorno, giocare nel calcio argentino e magari proprio nell’Independiente”.

La Scelta dell’Argentina e l’Emozione del Derby

Soulé ha rivelato un retroscena importante riguardo alla Nazionale: “Sì. Il mio tecnico al Frosinone era in contatto con lui [Spalletti]. Mi chiamò mentre ero a casa di Dybala. Mi disse che mi voleva, che avevo il passaporto e che c’erano gli Europei. Poi venne pure al centro sportivo. Ma io gli dissi che volevo aspettare l’Argentina. Mi rispose che capiva. Non fu facile dirglielo, ma seguii il mio cuore.” La sua decisione di attendere la chiamata dell’Argentina, nonostante la concorrenza, è un sogno che continua a perseguire con determinazione.

Un momento indelebile nella sua stagione è stato il gol nel derby con la Lazio: “Sì, tantissimo. Venivo da diverse partite da titolare. Segnare in un derby, con la famiglia sugli spalti, è stato incredibile. Non riuscivamo a trovare i posti, ma poi li ho visti. Una gioia enorme.” Ha anche scherzato sulla previsione di Dybala riguardo ai suoi tiri: “Sì! C’è anche un video dove fa il gesto prima della partita. Poi abbiamo scherzato nel gruppo: sembrava un allenatore. È uno alla moda, ma anche umile.

Infine, l’attaccante ha notato una somiglianza tra i tifosi della Roma e quelli argentini: “Sì, sono molto passionali. C’è tanta pressione, soprattutto quando le cose non vanno. Ma adesso abbiamo cambiato faccia.” E, per concludere, un obiettivo personale ambizioso: “Una casa a Roma. È un obiettivo.” Una dichiarazione che suggerisce un forte desiderio di stabilirsi nella Capitale.

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