domenica, Luglio 6, 2025

“Qui non entri con la maglia della Lazio”, bambina di 11 anni cacciata dal ristorante a Pescara: il gesto di Lotito

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Una bambina cacciata dal ristorante a Pescara perché laziale, arriva l’intervento di Lotito e le scuse della società abruzzese

Un episodio spiacevole ha scosso la comunità sportiva, e in particolare i tifosi della Lazio. Un ristoratore del centro di Pescara ha fatto scoppiare un vero e proprio caso dopo aver respinto una bambina di 11 anni, colpevole solo di indossare la maglia della sua squadra del cuore: la Lazio. La vicenda, raccontata dal quotidiano abruzzese Il Centro, ha sollevato un’ondata di indignazione e ha portato a una reazione inaspettata dal club di Claudio Lotito, che ha offerto alla ragazzina un invito speciale. In un inatteso gesto di sportività, anche il Pescara Calcio ha espresso le sue scuse.

Il Divieto d’Accesso al Ristorante

Domenica 29 giugno, una famiglia romana si è vista negare l’ingresso al ristorante “Lido Oriente” nel centro di Pescara. Il motivo? La figlia Emma, di 11 anni, indossava una maglietta e un cappellino della Lazio. Il padre della bambina ha raccontato l’accaduto sui social: “Dopo aver percorso 9 chilometri in bici, io, mia moglie e le mie figlie ci fermiamo davanti al ristorante che ci aveva attratto dal buon profumo di frittura. Notiamo subito il proprietario che ci guardava con occhi malefici e borbottava. Da lontano ci invita a spostare le bici da lì perché di colore celeste, abbiamo sorriso e mentre finivano di mettere i lucchetti alle bici, nostra figlia si avvicina all’ingresso del ristorante e il gentiluomo le dice che non può entrare nel suo locale perché indossava un cappello e la maglia della Lazio“. Un gesto inspiegabile che ha lasciato la famiglia attonita e in attesa di scuse, finora mai arrivate dal ristoratore.

L’Invito Commovente per la Piccola Tifosa della Lazio

La notizia ha fatto il giro del web, scatenando reazioni immediate. La Lazio, venuta a conoscenza dell’accaduto, non ha tardato a intervenire, mostrando grande sensibilità e vicinanza alla sua giovane tifosa. Attraverso un comunicato ufficiale su X, il club ha invitato la piccola Emma a visitare il centro sportivo di Formello, sede degli allenamenti e quartier generale della squadra.

Abbiamo letto la tua storia e ci ha colpito profondamente. Non riusciamo nemmeno a immaginare quanto sia stato brutto sentirsi dire di non poter entrare in un locale solo perché indossavi con orgoglio il cappellino e una maglietta con i colori della tua amata Lazio”, ha scritto il club. Il messaggio prosegue con un invito caloroso: “Per questo, abbiamo pensato di invitarti a Formello, nel cuore della nostra casa, per stare insieme alla squadra, allo staff e a chi lavora ogni giorno per rendere speciale questa maglia. Sarai la benvenuta perché chi ama la Lazio è parte integrante della nostra storia“.

Le Scuse del Pescara Calcio: Un Gesto di Sportività

A sorpresa, e in un gesto che va oltre la rivalità sportiva, le scuse sono arrivate anche dal Pescara Calcio, fresca di promozione in Serie B. “Negare l’ingresso in un locale della nostra città a una bambina per la sua fede calcistica è un gesto che non ha alcuna giustificazione. Cara Emma, ci dispiace per ciò che hai vissuto“.

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