Il nuovo allenatore biancoceleste Sarri si ripresenta alla stampa, poi l’intervento del Presidente
Maurizio Sarri è ufficialmente tornato alla guida della Lazio, che si è ritrovata a Formello per la preparazione della stagione 2025/26. Il tecnico ha sostenuto la prima conferenza stampa del suo secondo mandato in biancoceleste, un evento durato due ore che ha visto protagonista anche il presidente Claudio Lotito e ha toccato temi cruciali per il futuro del club, dal blocco del mercato alle ambizioni stagionali come riporta il CDS.
Il Ritorno di Sarri e la Sua Visione per la Squadra
Sarri ha esordito ringraziando i tifosi per il sostegno nella campagna abbonamenti (“Uno dei motivi per cui ho sempre parlato bene dei tifosi della Lazio“) e spiegando il suo periodo di pausa: “Ho attraversato un momento in cui i problemi personali erano superiori a quelli professionali e quindi è stato giusto fermarsi un attimo. Si riparte, con difficoltà ma si riparte.“
Ha poi delineato la sfida principale: “Veniamo da due settimi posti consecutivi e dobbiamo migliorarci, non potremo migliorarci tramite il mercato, allora lo faremo con l’allenamento.” Il tecnico ha sottolineato pregi e difetti della squadra: “La squadra ha potenzialità e buone dote fisiche, perché in una partitella insignificante contro la Primavera abbiamo avuto diversi giocatori che hanno superato i 30 chilometri orari. L’aspetto meno positivo è che vedo giocatori tatticamente acerbi. Quindi vanno allenati per poterli portare a un lavoro tattico più alto.“
Sul blocco del mercato, Sarri ha ammesso: “Che il presidente mi ha fregato. Ma ormai la decisione l’avevo presa e quindi poi lasciare per un momento difficoltà mi sembrava brutto verso l’ambiente tutto.” Ha rivelato di aver ricevuto offerte da diverse parti del mondo, ma ha scelto la Lazio “per ciò che mi lega a questa squadra“.
Aggiornamenti Infortunati e Obiettivi Stagionali
Sarri ha fatto chiarezza sulla situazione infortunati: “Isaksen ha la mononucleosi e bisogna aspettare che si negativizzi, penso che in una settimana possa recuperare. Dia ha preso un colpo, ha fatto la risonanza, non ci sono lesioni e oggi ha ripreso a corricchiare. Lo aspetto in gruppo in un giorno o due.“
Riguardo agli obiettivi, il mister è stato pragmatico: “Non abbiamo un obiettivo materiale per la stagione. Siamo concentrati solo su di noi e sul fare il massimo. Non mi interessa dire una posizione in classifica perché sarebbero tutte cazzate. L’obiettivo deve essere questo poi alla fine del girone d’andata potremo darcene anche uno materiale.” Ha espresso il desiderio di un ritorno in Europa (“Spero che duri poco la nostra assenza delle coppe“) e ha parlato della necessità di umiltà e determinazione: “Dobbiamo essere umili e avere la consapevolezza che ci sono squadre migliori di noi e dobbiamo essere determinati perché dobbiamo appigliarci al lavoro.“
Sulle Gerarchie, il Capitano e il Rapporto con Lotito
Sarri ha affermato l’assenza di gerarchie prestabilite: “Non so già chi saranno i titolari, sarà il percorso a dirci chi giocherà più degli altri. Pensare di avere già una gerarchia a luglio è sbagliato.” Sulla fascia di capitano a Cataldi: “La do a chi ha più presenze nel club. Cataldi è cresciuto qui e ci teneva più di Marusic e quindi l’ho data a lui ma non è una scelta specifica, è una cosa a cui non do nemmeno troppo peso.“
Ha poi parlato del suo rapporto con il presidente Lotito: “Quello che dice il presidente è vero fino a un certo punto. Una squadra si può portare al limite ma non è detto che questo sia sufficiente per vincere. L’aspetto economico è importante e lo dicono i fatti.” Ha anche ammesso che Nuno Tavares “non è quello che mi aspettavo tatticamente“, mentre Dele-Bashiru è “un libro da scrivere“.
Lotito: Tra Mercato, Blocco e Futuro Societario
Il presidente Claudio Lotito ha aperto la conferenza ribadendo che “la prima parte dell’esperienza di Sarri sulla panchina della Lazio non si è mai interrotta” spiegando il precedente allontanamento come dovuto a “necessità familiari” del tecnico. Ha poi difeso la sua gestione: “Non ho ricevuto richieste per l’acquisizione della Lazio. Ho già fatto una denuncia alla procura perché si può configurare l’agiotaggio.” Ha rassicurato i tifosi sulla solidità del club: “La Lazio è l’unico contribuente in Italia che da 21 anni paga la rata del fisco con 6 mesi di anticipo.”
Sul discusso indice di liquidità e il blocco del mercato, Lotito ha chiarito: “Non devo chiedere scusa a nessuno. L’indice di stupidità non conta niente, conta l’indice di solidità. La nostra società non è a rischio fallimento ma ci hanno fermato e questo ci causa un danno.” Ha criticato la norma abolita dal 1° luglio ma applicata sul mercato estivo, definendola una “sanzione illogica“. Ha poi concluso che “se si renderà necessario fare degli interventi più avanti la società non si tirerà indietro.“
Lotito ha ribadito la volontà di trattenere i giocatori chiave (“Non abbiamo bisogno di fare cassa“) ma ha anche riconosciuto, come precisato da Sarri, la necessità di “tagliare” almeno due calciatori per questioni di liste. Ha espresso soddisfazione per la scelta di Sarri, definendolo “un fuoriclasse” che farà rendere al meglio i giocatori.
Le Grandi Partenze e il Progetto Flaminio
Riguardo alle partenze di Immobile, Milinkovic e Luis Alberto, Sarri ha tagliato corto: “Si parla di giocatori fatti che erano alla Lazio da tanto tempo. Noi dobbiamo lavorare sulle qualità del gruppo a disposizione e provare a esaltarle.“
Lotito ha fornito aggiornamenti sul progetto Stadio Flaminio: “Sto facendo il possibile per mandare la Lazio a giocare al Flaminio. Non parlo, lavoro.” Ha sottolineato il valore del progetto per la collettività e la riqualificazione di Roma, con un investimento di “ben oltre 400 milioni.” Ha respinto le “campagne denigratorie” e ribadito la trasparenza del processo.
La conferenza ha tracciato un quadro chiaro delle sfide e delle ambizioni della Lazio sotto la guida di Maurizio Sarri, con la piena consapevolezza delle difficoltà ma anche la determinazione a superarle attraverso il lavoro e il sostegno dell’ambiente.