venerdì, Maggio 9, 2025

Mayoral racconta il suo addio alla Roma: “Mourinho…”

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L’ex attaccante giallorosso ora al Getafe ripercorre i suoi 2 anni nella Capitale

L’attaccante del Getafe Borja Mayoral ha ripercorso la sua esperienza alla Roma in un’intervista a Cronache di Spogliatoio, toccando diversi aspetti del suo periodo in giallorosso, dal 2020 al gennaio 2022. Lo spagnolo ha rivelato come la “piazza difficile” non lo spaventò, anzi lo stimolò ad accettare la sfida.

L’arrivo a Roma e la fiducia di Fonseca

Venivo da due anni al Levante dove aveva fatto molto bene. Il Real Madrid voleva che rimanessi, ma quando il mercato stava per chiudere, il mio agente mi fa: ‘Hai un’offerta dalla Roma. Però, vedi tu… è una piazza difficile’. Non ho avuto dubbi: ‘Mi piacciono le sfide. Sono stato al Real, voglio giocarmela anche lì’. Mi sentivo pronto e poi desideravo con tutto me stesso una chance per scendere in campo con continuità”. Determinante nella sua scelta fu la figura di Paulo Fonseca: “Dalla prima chiamata mi ha convinto. Lui stava facendo bene, aveva bisogno di un attaccante con caratteristiche un po’ diverse da quelle di Dzeko. È stata un’esperienza unica, indimenticabile“.

L’Ambiente Giallorosso e il Rapporto con i Compagni

Mayoral ha ricordato con piacere l’ambiente nello spogliatoio giallorosso: “In quella Roma c’erano tanti spagnoli: Pedro, Perez, Villar. Ci ritrovavamo spesso insieme per guardare le partite, mangiare o conoscere la città. E poi c’era gente come Dzeko, Mkhitaryan, El Shaarawy, Pellegrini: tutti ragazzi splendidi. Anche con Edin avevo un bel rapporto: parlavamo molto. Nella mia prima stagione ho fatto molto bene: giocavo pochi minuti, ma riuscivo sempre a segnare. È stato un peccato non aver vinto nulla, nonostante la semifinale di Europa League con il Manchester United Poi tra infortuni e l’addio di Fonseca la mia esperienza è cambiata totalmente“.

L’arrivo di Mourinho e l’Addio

L’arrivo di José Mourinho segnò un cambio di rotta per l’attaccante spagnolo: “La Roma voleva che rimanessi anche perché dopo i 17 gol del primo anno volevano usare la recompra. Ma Mourinho ha preferito prendere altri rinforzi, scegliere i giocatori per la sua rosa: non ho avuto la possibilità di dimostrargli niente. Credo di aver giocato 3 partite. Io e Villar, anche lui in prestito, siamo andati al Getafe: avevo troppa voglia di giocare e dimostrare quello che potevo fare“.

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