domenica, Luglio 20, 2025

Calciomercato Lazio, gli esuberi sono difficili da piazzare: la situazione

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Calciomercato Lazio, Fabiani sempre a lavoro per sfoltire la rosa

Il calciomercato Lazio è in piena attività, ma non solo per le entrate. Maurizio Sarri ha le idee chiare sul suo progetto tecnico e ci sono tre giocatori che, al momento, non rientrano nei suoi piani e per i quali la società sta cercando attivamente una sistemazione. Si tratta di Mohamed Fares, Toma Basic e Dimitrije Kamenovic. Per tutti e tre, l’ostacolo principale è rappresentato dalle alte pretese economiche.

Mohamed Fares: Tra Grecia e Pretese d’Ingaggio

Mohamed Fares, l’esterno algerino, è tra i nomi in uscita dalla Lazio che al momento non trova una collocazione. La sua assenza a Formello è un chiaro segnale di come non rientri nei piani di Sarri. Nonostante un discreto interesse, in particolare dalla Grecia, il suo trasferimento è ostacolato dalle sue elevate richieste economiche. Fares, con un contratto in scadenza nel 2026, percepisce uno stipendio annuale di un milione di euro e non intende rinunciare a parte del suo ingaggio.

Come riportato dal Corriere dello Sport, il giocatore è determinato ad accettare solo offerte che gli garantiscano lo stesso trattamento economico attuale. Questa intransigenza rallenta significativamente le trattative e rende la sua cessione molto complessa in questa fase del calciomercato Lazio. Le speranze per la sua partenza sono riposte nel rush finale di agosto, quando la necessità di sfoltire la rosa e alleggerire il monte ingaggi potrebbe portare la Lazio a considerare soluzioni che includano incentivi all’uscita o altri compromessi per facilitare il trasferimento e fare spazio per future operazioni, specialmente in vista di possibili sblocchi del mercato o dei rinnovi contrattuali a partire dal 2026.

Toma Basic: Un Enigma a Centrocampo

La situazione di Toma Basic alla Lazio è un vero e proprio enigma di mercato. Sebbene si stia allenando con la squadra a Formello, la sua posizione all’interno del progetto tecnico di Maurizio Sarri è marginale e il club sta attivamente cercando una sistemazione per lui. Tuttavia, il mercato in uscita per il centrocampista croato è bloccato da un ostacolo significativo: il suo ingaggio.

Basic ha un contratto in scadenza nel 2026 e punta a incassare l’intera cifra che gli spetta fino a giugno di quell’anno, ovvero ben 1,6 milioni di euro. Questa richiesta rende estremamente difficile trovare un club disposto ad accollarsi l’intero stipendio, specialmente in assenza di proposte concrete che soddisfino le sue pretese economiche. La sua intenzione è chiara: accettare solo un trasferimento che gli permetta di mantenere lo stesso livello di guadagno garantito dalla Lazio. Anche per lui, come sottolinea il Corriere dello Sport, si prevede che solo ad agosto, nelle fasi finali del mercato, possa aprirsi qualche spiraglio per piazzarlo. L’ostacolo economico rimarrà, a meno che la società non decida di ricorrere a un incentivo all’uscita per facilitare la sua partenza e alleggerire il monte ingaggi, fattore cruciale per l’indice del “costo del lavoro allargato”.

Dimitrije Kamenovic: Il Caso Più Marginalizzato

Tra i tre giocatori considerati in uscita, la posizione di Dimitrije Kamenovic è forse la più marginale. Anche lui è lontano da Formello, non rientrando nei piani tecnici della Lazio. Il difensore serbo, arrivato con aspettative diverse, non è riuscito a ritagliarsi uno spazio significativo e ora la società cerca attivamente di cederlo. Tuttavia, anche per lui, il nodo principale è di natura economica, rendendo il suo mercato in uscita particolarmente complicato.

Kamenovic ha un contratto in scadenza nel 2026 e punta a percepire l’intero stipendio garantitogli dalla Lazio, che si attesta sui 600 mila euro annuali. Sebbene inferiore rispetto a Basic e Fares, questa cifra rappresenta comunque un ostacolo per i club interessati, soprattutto in un contesto di mercato dove la cautela finanziaria è all’ordine del giorno. La sua richiesta è chiara: accettare solo un’offerta che eguagli il suo attuale guadagno.

Il Corriere dello Sport evidenzia anche in questo caso come solo verso la fine di agosto, con l’avvicinarsi della chiusura del mercato, possano esserci maggiori opportunità per piazzarlo. La Lazio, infatti, ha l’esigenza di liberarsi di questi contratti pesanti per rientrare nei parametri del “costo del lavoro allargato”, un indicatore cruciale per la sostenibilità finanziaria del club e per la possibilità di operare sul mercato in futuro, in vista anche dei prossimi rinnovi contrattuali dal 2026 in poi.

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